Regolamento del CTS
Regolamento CTS – IC Gandhi – Provincia di Prato
Preambolo
Mission
Promozione di iniziative finalizzate all’integrazione e all’inclusione scolastica, intesa non come omologazione o livellamento, ma come capacità di esprimere e accettare, in maniera serena e costruttiva, le diversità insite in ognuno di noi. Si occupa di diffondere iniziative finalizzate all’approfondimento delle conoscenze riguardanti il mondo della disabilità, dello svantaggio, dei temi inclusivi ed in genere dei Bisogni Educativi Speciali, fornendo indicazioni sugli strumenti e le tecnologie da utilizzare in ambito scolastico. Ha il compito di formare ed affiancare gli insegnanti e di diffondere buone prassi.
Premessa
Il presente regolamento si inserisce nel contesto delle strutture “CTS”, che sono normate da leggi nazionali e decreti appositi. Il contesto normativo in cui operano i CTS è mutato profondamente nell’ultimo biennio
– è stata promulgata e messa in pratica la legge 107/2015;
– è stato pubblicato il Piano nazionale scuola digitale (PNSD) che ha visto attuazione di molte delle sue parti importanti con gli Animatori digitali, il team digitale, gli Snodi formativi territoriali
– di recente il governo ha dato seguito ad un pilastro importante della legge 107 tramite il piano di formazione docenti nazionale con le priorità nazionali
– moltissimi istituti scolastici grazie ai fondi europei PON 2014-20, ed anche grazie al generoso apporto della comunità di stakeholders, si sono potuti dotare di infrastrutture tecnologiche per la comunicazione digitale (cablaggi e reti wi fi) e di ambienti digitali per la didattica variamente strutturati e organizzati (aule 3.0, aule per la didattica con stampanti 3d, laboratori di robotica educativa, aule immersive, aule aumentate, fab-lab…)
Non ultimo va considerato che la destinazione dei fondi specifici per i CTS è mutata, negli anni, attestandosi ormai da almeno un triennio esclusivamente sulla voce “formazione”; mutamento confermato anche dall’impegno del Miur tramite vari progetti focalizzati sui CTS, che hanno condotto all’attivazione di sportelli specifici (sportello autismo, sportello CAA, sportello DSA…)
In questo mutato contesto normativo e operativo è evidente che il CTS può e deve svolgere un ruolo nuovo, nell’ottica delle reti di ambito e reti di scopo anche tra più ambiti territoriali.
La lettura e applicazione del regolamento quindi, deve avvenire tenendo presenti gli elementi esposti nella presente premessa.
Articolo 1. – Finalità del CTS
Il CTS persegue le seguenti finalità
– erogare formazione al personale docente di tutta la provincia, relativamente alle proprie aree di competenza istituzionale
– promuovere azioni diffuse e costanti di monitoraggio dell’inclusività scolastica
– favorire l’accrescimento della didattica digitale inclusiva
– cooperare con gli EE.LL competenti (comune, asl, reti di scuole formalizzate, altri enti) al fine di garantire un equilibrato e sereno inserimento nella società degli alunni ad alta incidenza di handicap
– fornire strumentazioni e ausili informatici, sia software sia hardware, alle scuole del territorio scolastico pratese, nei limiti della propria dotazione iscritta in inventario
Articolo 2. – Organi del CTS
comma 1. Comitato tecnico scientifico
Il comitato tecnico scientifico del CTS è composto dalle seguenti figure stabili:
– dirigente scolastico in carica
– primo collaboratore del dirigente scolastico
– un docente referente del cts, in base agli incarichi annualmente conferiti dal dirigente
– un medico dell’asl competente, individuato dalla ASL stessa entro il 30 giugno dell’a.s. precedente a quello di esercizio
– un docente esperto di didattica digitale, selezionato dall’IC Gandhi tramite avviso ad evidenza pubblica (incarico triennale, non retribuito) in coordinamento con il GLH provinciale
– un genitore del consiglio di istituto dell’IC Gandhi, individuato dal CDI stesso
– un referente dell’Ufficio scolastico territoriale, individuato dal direttore dell’USP con proprio atto motivato, di norma nel referente H
Il comitato tecnico scientifico esamina le questioni metodologiche, didattiche, formative, ed educative alla luce della vigente normativa ed avanza proposte operative al GOP ed al dirigente scolastico.
comma 2. Gruppo operativo di progetto (GOP)
Il gruppo operativo di progetto è composto
– dal dirigente scolastico in carica
– dal primo collaboratore del dirigente scolastico
– dal/dai referente/i CTS annualmente individuati
Il GOP si occupa di
– organizzare gli orari del PIG
– gestire, sotto l’unitaria conduzione del dirigente scolastico, i rapporto CTS-famiglia, CTS-scuole del territorio, CTS-docenti di istituto
– pianificare, pubblicizzare, erogare le azioni di divulgazione e formazione poste in essere dal CTS, sotto impulso del comitato tecnico scientifico o su input di progetti ministeriali annuali o poliennali.
–
comma 3. Comitato finanziario
Il comitato finanziario è costituito dal dirigente scolastico e dalla dsga dell’IC sede del CTS, coadiuvati dal primo collaboratore.
Il comitato finanziario opera le scelte amministrative relative ad acquisti e investimenti sulla formazione nell’ambito della scheda progetto inserita nell’apposito capitolo del programma annuale dell’IC sede del CTS. Il potere di spesa, ai sensi del dlsg 165/01, del DI 44/01 e nei limiti dettati dal dlsg 50/2016, è in capo al dirigente scolastico.
Gli impegni di spesa del CTS comprendono attività di istituto, o per istituto della provincia di Prato, sia in sede CTS sia presso le sedi scolastiche richiedenti, se gravano sul programma annuale dell’IC sede del CTS.
I formatori del CTS non possono ricevere compensi per attività svolte fuori provincia di Prato che vadano a gravare sul programma annuale dell’IC sede del CTS.
Fanno eccezione le attività formative legate a specifici progetti miur, usr o di altra natura, che per loro configurazione iniziale siano strutturati come progetti interprovinciali o regionali. In tal caso, le attività di formazione possono essere erogate fuori provincia, fino a esaurimento del plafond di spesa del progetto specificamente individuato.
comma 4. Attività organizzativa del CTS: riunioni del comitato tecnico scientifico, del GOP, del comitato finanziario
Gli organi del CTS si riuniscono di norma minimo due volte l’anno, per l’avvio delle attività del CTS e per la conclusione delle stesse. I singoli organi possono determinare, con convocazione del proprio presidente, di riunirsi con maggiore frequenza. E’ ammessa l’operatività tramite strumenti di comunicazione digitali quali fogli di lavoro in cloud, videoconferenza, e altro similare.
Articolo 3. Cooperazione con ASL e GLH Provinciale
Il CTS, tramite il dirigente scolastico in primis, e con il supporto del comitato tecnico scientifico, coordina le proprie azioni con la ASL Toscana centro e con il GLH della provincia di Prato.
Il coordinamento può assumere la forma di cooperazione strutturata tramite accordi di rete, partenariati, compartecipazione formale e informale del dirigente a riunioni operative della ASL e del GLH relativamente agli argomenti di lavoro del CTS e previo invito degli organi competenti; il coordinamento può espletarsi anche tramite l’invito, occasionale e motivato ovvero strutturato, a membri della ASL e/o del GLH a riunioni specifiche e tematiche del comitato tecnico scientifico del CTS stesso.
Articolo 4. Cooperazione con il territorio
Comma 1. Enti Locali
Il CTS collabora con gli enti locali aventi competenze nelle materie oggetto del lavoro del CTS stesso.
Fra i primi EE.LL. di cooperazione, verso i quali il CTS deve assumere un ruolo proattivo, vi sono: Comune di Prato, Consulta degli studenti della provincia di Prato, Ufficio scolastico territoriale, Ufficio scolastico regionale
Le azioni di collaborazione, delineate dal comitato tecnico scientifico di cui all’art. 1 del presente regolamento, sono promosse dal dirigente scolastico o da altro membro del comitato tecnico scientifico appositamente delegato dal dirigente.
Comma 2. Associazioni di genitori
Il CTS, in ottica di apertura al territorio ed alle esigenze dell’utenza diffusa, riceve istanze da parte di associazioni di genitori, relativamente alle tematiche di lavoro del CTS stesso.
Le istanze possono vertere su questioni normative, legali, didattiche, metodologiche; possono consistere in richieste, proposte di progetti, promozione di eventi, patrocini, prestazione di personale formato per erogazione di ulteriore formazione.
Le istanze vengono indirizzate al dirigente scolastico, o ad altro membro del comitato di cui all’art. 1 appositamente delegato dal dirigente stesso.
Le istanze vengono discusse in seno al comitato tecnico scientifico, che può tradurle in azioni formative per le proprie aree di competenza.
Comma 3. Altri stakeholders
Il CTS promuove azioni di collaborazione con stakeholders differenti da quelli individuati negli articoli precedenti. Nell’ottica del crowdfunding da un lato, e della cooperazione pubblico-privato dall’altro, il CTS può promuovere azioni che, armonizzate con le proprie finalità e con le finalità educative generali di ogni istituzione educante, portino a migliorare le dotazioni tecnologiche del cts e/o accrescere i fondi destinati alla formazione diffusa al territorio scolastico pratese.
Il CTS si pone in modo proattivo rispetto a collaborazioni con le Università del territorio regionale, ai fini del miglioramento delle finalità di cui all’art.1
Articolo 5. Cooperazione con le scuole del territorio
Comma 1. CTS e reti di ambito
Il CTS partecipa alle reti di ambito, per Prato ambiti 22 e 23, in quanto entità sovraordinata, per finalità istituzionali e formative.
Tale partecipazione può espletarsi in varie forme, individuate secondo necessità; ad esempio il CTS può promuovere l’adesione di scuole dei due ambiti a progetti in rete di scopo (cyberbullismo, dsa, autismo…) oppure contribuire alla progettazione metodologica di progetti di scuole in rete di cui non è capofila. La scelta del tipo di partecipazione è, di norma, nelle mani del dirigente scolastico in carica che si raccorda con gli altri dirigenti scolastici dei due ambiti e/o della rete RISPO.
Comma 2. CTS e cooperazione con singoli istituti
Il CTS può promuovere cooperazione specifica con singoli istituti scolastici del territorio, o accogliere la partecipazione ad attività tematicamente afferenti il proprio ambito di lavoro, promosse da scuole del territorio. La cooperazione a queste iniziative, di norma, è nelle mani del dirigente scolastico, che rendiconta al comitato tecnico scientifico di cui all’art. 1 del presente regolamento e, per effetto della normativa vigente, al consiglio di Istituto della scuola sede del CTS stesso.
Il CTS, in quanto entità che ha nella propria essenza finalità formative, si relaziona in via prioritaria con le scuole-polo della formazione docenti, individuate nell’a.s. 2016/17 dall’USP di Prato nel Liceo Copernico (ambito 22) e nell’ Istituto Datini (ambito 23). Inoltre il CTS si relaziona in via prioritaria con la scuola-polo degli snodi formativi territoriali, individuata con graduatoria regionale nell’IC Pier Cironi. Le priorità individuate sono coerenti con la premessa del presente regolamento
Articolo 6. Organigramma del CTS
Comma 1. Aree funzionali del CTS (bullismo, dsa, autismo…)
Le aree funzionali del CTS sono raggruppate nelle seguenti macro-aree
Autismo e disabilità gravissime
DSA – BES
Prevenzione del bullismo e cyberbullismo
Inclusività scolastica tramite didattica digitale
Il GOP, con proprio vademecum pubblicato nel sito del CTS, rende note le azioni specificamente individuate per le aree di cui al presente comma.
In deroga alle disposizioni di cui all’art. 9, le aree possono essere variate annualmente, con atto motivato, proposto dal GOP al comitato tecnico scientifico del CTS.
Comma 2. Incarichi a docenti per le aree funzionali
Gli incarichi conferiti dal dirigente scolastico della scuole sede del CST saranno, a partire dall’a.s. successivo all’entrata in vigore del presente regolamento, coerentemente articolati in lettere di incarico conformi all’art. 5 comma 1 del presente regolamento e con le articolazioni specifiche delle aree rese note tramite sito scolastico.
Comma 3. Incarichi e incompatibilità
Gli incarichi interni all’IC Gandhi come referente/i CTS sono incompatibili con quelli di altra natura interna (primo collaboratore, funzione strumentale).
Gli incarichi come docenti che cooperano con il CTS conferiti a docenti esterni all’IC Gandhi sono regolati, nei loro limiti di compatibilità, dai regolamenti degli istituti di servizio dei docenti nominati.
Articolo 7. Bilancio del CTS
Comma 1. Scheda progetto programma annuale – IC Gandhi
Le somme derivanti dall’attribuzione ordinaria del Miur per il CTS o per progetti diversi, sono iscritte nella scheda P17 del programma annuale dell’IC Gandhi.
Comma 2. Gestione economica
La gestione economica come indirizzo è in capo al comitato tecnico scientifico, mentre per le scelte strategiche è in capo al comitato finanziario. Il potere di spesa, in ogni caso, è per legge nelle mani del dirigente scolastico.
Comma 3. Progetti afferenti al CTS diversi dai fondi miur specificamente destinati al CTS
Per questa parte si rimanda all’art. relativo al comitato finanziario.
Articolo 8. Risorse erogate del CTS
Comma 1. Formazione standard erogata dal CTS
Il CTS, in quanto ente di formazione anche accreditata, promuove annualmente azioni di formazione diffusa al territorio scolastico pratese. Rientrano fra queste azioni:
– sportello autismo
– sportello dsa
– prevenzione bullismo e cyberbullismo
– supporto ai docenti di altri istituti, anche presso le loro sedi
Le azioni elencate sono esemplificative e potranno essere maggiormente dettagliate dal GOP in apposito allegato al presente regolamento
Le azioni standard vengono pubblicizzate in evento pubblico annuale, che si tiene, dall’a.s. successivo all’entrata in vigore del presente regolamento, fra fine settembre e fine ottobre dell’a.s. di riferimento
Comma 2. Formazione ad hoc erogata dal CTS
La formazione ad hoc erogata del CTS è inserita in seno a specifici progetti, sia di origine miur sia promossi da altri enti, cui il CTS partecipa.
Comma 3. Soggetti titolati a richiedere la formazione del comma 1 e 2 a costo zero
Le scuole del territorio pratese possono richiedere, senza aggravio di costi per il proprio programma annuale, interventi formativi e/o informativi presso la sede del CTS, o presso la scuola polo degli snodi formativi territoriali, ovvero presso le proprie sede, esclusivamente per le aree delineate negli artt. 4-5-6 del presente regolamento.
Comma 4. Ambito di azione delle formatrici CTS
Le formatrici del CTS, accreditate o con incarico annuale, possono svolgere attività di formazione nella provincia di Prato, sia a costo zero sia gravando sulle casse del CTS laddove la formazione rientra nelle aree previste dal presente regolamento.
La formatrici del CTS possono erogare formazione fuori provincia, con costi a carico del CTE, esclusivamente se nella scheda P17 del programma annuale sono ancora presenti fondi di progetti interprovinciali e/o regionali.
Le formatrici del CTS possono erogare formazione fuori provincia al di fuori casi sopra previsti, alle seguenti condizioni a) la formazione erogata non deve gravare sui fondi del CTS b) la formazione erogata non deve incidere sull’orario di servizio (lezione + ore funzionali) dell’istituto di servizio.
Comma 5 . Risorse strumentali
Le risorse strumentali, hardware e software, disponibili presso il CTS, possono essere fruite da altri istituti del territorio sia per la formazione di docenti sia per l’ausilio alle prassi didattiche dell’inclusività scolastica.
Le risorse strumentali disponibili inventariate possono essere incrementate in base ai fondi erogati dal Miur al CTS con destinazione di acquisto, o in base a fondi derivanti da specifici progetti cui il CTS ha partecipato con esito positivo
Articolo 9. Pubblicizzazione delle azioni del CTS
Le azioni del CTS vengono pubblicizzate tramite eventi pubblici organizzati dal CTS, ovvero con la partecipazione del CTS ad eventi pubblici relativi alle proprie aree di competenza.
Canali standard di pubblicizzazione sono il sito / e altri canali social quali pagine facebook ad hoc, profilo twitter, altri canali social
Articolo 10. Revisione del regolamento
Comma 1. Modalità di revisione del regolamento
Il presente regolamento può essere oggetto di revisione su iniziativa del dirigente scolastico, ovvero di due terzi dei membri del comitato tecnico scientifico.
Il processo di revisione è regolato secondo la normativa vigente
Comma 2. Esecutività delle revisioni
Le revisioni del presente regolamento, approvate dal comitato tecnico scientifico e deliberate dal consiglio di istituto in carica della scuola sede del CTS, sono esecutive di norma a partire dall’a.s. successivo a quello della conclusione del procedimento di revisione